SILVA MANGOSIO

APPROSIMAZIONE AL PRESENTE

Il mezzo fotografico può essere ritenuto tra gli strumenti espressivi site specific per eccellenza. Allo stesso modo, tramite la manipolazione delle immagini, può confondere le origini di provenienza e allo stesso tempo stravolgere totalmente le coordinate dello spazio temporale. Silvia Mangosio utilizza immagini del proprio archivio, situazioni vissute direttamente da lei stessa. Modificando il contesto cognitivo delle immagini ne altera il flusso del tempo tanto da interrogarsi se lei stessa ha realmente vissuto queste situazioni.
“Le immagini mescolano verità e finzione, vecchie foto e nuovi scatti, per creare un diverso flusso di eventi. La domanda che mi preme è: possiamo costruire il passato che vogliamo per alterare il nostro presente?”

BIO.

1988. Diplomata nel 2010 in fotografia all’Istituto Europeo di Design di Torino, si iscrive in seguito al Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea di Fondazione Fotografia a Modena. Partecipa a varie residenze d’artista; sul colle del Gran San Bernardo con il Mountain Photo Festival di Aosta e presso Stills Gallery a Edimburgo. Nel 2013 la sua installazione Memoriamatic vince il secondo premio Fondazione Cassa di Risparmio di Modena  ed entra a far parte della sua collezione, da allora partecipa a svariate mostre collettive.
Nel 2013 e nel 2016 è tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Nel 2018 espone il suo nuovo progetto “Chronotope” all’interno della mostra collettiva Memories presso Phos a Torino. Attualmente vive e lavora a Torino, dove è co-fondatrice dell’artist-run space e galleria di fotografia contemporanea Mucho Mas! (www.muchomas.gallery).
www.silviamangosio.com