ANNA LISA BONDIOLI

RESPIRO 

Stop time. Il tempo si è fermato. I secondi vengono scanditi come ore.
Gli spazi sono vuoti, ad alcuni tratti compare e viene evocata una figura femminile. 
Gli stessi oggetti sembrano gelati nel tempo, diventando così atemporali e carichi di significati da decifrare.
Soggetti e materiali assumono un ruolo iconico, riportando alla memoria gli ideali classici del Canova e della pittura rinascimentale.

 

ll collodio umido è il procedimento fotografico maggiormente diffuso in Europa e in America nella seconda metà dell’Ottocento, impiegato per ottenere negativi o positivi diretti. Per questa tecnica di ripresa si utilizza una lastra di vetro o di alluminio nero, ricoperta da uno strato di collodio e sensibilizzata con nitrato d’argento. Esposizione e sviluppo devono avvenire prima che la lastra cominci ad asciugare: da qui il nome di collodio umido. 
Tutte le immagini realizzate con questa tecnica sono esemplari unici.


BIO.

Anna Lisa Bondioli è nata nel 1975. Vive e lavora a Modena. Ha partecipato come artista alla XXXII Biennale Roncaglia, alla IX e XI edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, a varie mostre collettive in Italia (Ancona, Brescia Bologna, Mirandola, Modena, Padova, Roma, Torino, Venezie e Verona) e all'estero (Atene, Berlino e Lubiana) e ha tenuto personali a Bologna, Modena e Palermo. 
Ha co-curato per il Fotomuseo Giuseppe Panini alcune mostre di fotografia: Immagini a contatto (2006), Modena - Addis Abeba andata e ritorno (2007), New York In&Out. La citàà di Ferruccio Testi, Jacob Riis e Joseph & Percy Byron (2008), "Anni '50. Modena e l'Italia della rinascita (2009). Nel 2012 ha curato all'interno della XXXII Biennale Roncaglia la mostra Noi. Un progetto sull'archivio fotografico Giuseppe Goldoni 1950-'59.